Come accendere il camino

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Per chi ne possiede uno, l’inverno significa anche il momento in cui si può tornare ad accendere il camino, passare le serate sulla poltrona a contemplare languidamente le fiamme e le scintille che sfavillano nella brace. Un libro, una coperta sulle ginocchia, una comoda poltrona e un bicchiere di vino sono tutto ciò che occorre. Se poi un amico, a due o a quattro zampe, ci accompagna nelle serate, allora tutto si fa molto più vicino alla perfezione.

Tuttavia, pur avendolo, molti non si accingono ad accendere il camino per una ragione sola: non sono capaci di farlo.

In fin dei conti, saper accendere il camino è un equilibrio di tre elementi, aria, terra e fuoco, che soltanto le mani più affinate riescono a fare perfettamente. Ma nessuno, come si suol dire, “nasce imparato”. E per questo motivo, in questo articolo spieghiamo passo per passo come accendere un camino.

Controlla la grata prima di accendere il camino

Quasi tutti i camini hanno la grata posizionata sul fondo, ovvero quella che consente all’aria di circolare in mezzo alla legna e ai tizzoni ardenti. Infatti, in mancanza di aria, il fuoco non si accenderebbe, poiché per alimentarsi ha bisogno di ossigeno.

La prima cosa che devi fare è controllare che la valvola di sfogo sia aperta (la valvola di sfogo è quella che fa salire l’aria lungo la canna fumaria, e con essa anche il fumo, che altrimenti rimarrebbe in basso e si spargerebbe per casa). La valvola si trova all’interno della canna: se non riesci a individuarla, prova a infilare la testa dentro la canna e cercala.

A questo punto, dovrai assicurarti che la temperatura all’interno del camino non sia troppo fredda. Infatti, l’aria fredda tende a rimanere in basso, poiché più pesante di quella calda. Se l’aria è troppo fredda avrai problemi ad accendere il fuoco e il fumo che verrà prodotto rimarrà in basso (non essendoci movimento generato da presenza di aria calda): in parole povere, non ci sarà tiraggio.

Per riscaldare il camino puoi provare a fare due cose. La prima, è quella di aprire la chiusura in vetro (se presente) e aspettare circa mezz’ora. L’aria calda della casa riscalderà quella all’interno del camino. Per controllare se è sufficiente questo primo metodo, accendi un fiammifero all’imboccatura della canna fumaria e controlla se il fumo prodotto sale verso l’alto. Se non succede e, al contrario, il movimento di aria va verso il basso, significa che dovrai cercare di invertire il flusso e, quindi, che il camino ha bisogno ancora di essere riscaldato.

Procurati un blocchetto accendifuoco, accendilo e mettilo sulla grata. Per ottenere un effetto più rapido, puoi chiudere momentaneamente la valvola dei fumi, in modo che l’aria proveniente da fuori non scenda dal camino, raffreddandolo. Quando il camino sarà riscaldato, potrai riaprire la valvola dei fumi di scarico: a questo punto, se accenderai un fiammifero, il flusso d’aria dovrebbe portare il fumo verso l’alto. A questo punto, il tiraggio è nelle condizioni ideali per procedere ad accendere nel camino il fuoco.

Come creare la base per accendere il camino

Per accendere il camino dovrai prima creare una base di materiale facilmente infiammabile: usa della carta accartocciata o dei legnetti molto sottili, oppure un po’ di paglia. Usa tutto ciò che si accende rapidamente. Non utilizzare mai liquidi infiammabili come la benzina: potresti correre il rischio di appiccare un incendio involontario in casa.

Quando avrai acceso la tua base, puoi cominciare a inserire della legna di diametro non troppo spesso: un paio di centimetri andranno bene. Devi creare, ancora una volta, una sorta di base su cui andrai a posizionare la legna più grossa. Per cui, assicurati che i legni siano in posizione orizzontale, che si sovrappongano in modo incrociato l’uno sull’altro, ma sempre in posizione orizzontale. È importante che l’aria dalla grata possa circolare in mezzo ai legni, quindi assicurati di lasciare dei passaggi.

Sopra questa base puoi cominciare a mettere dei tronchi di diametro maggiore: i tronchi più piccoli bruceranno più facilmente rispetto a quelli troppo grossi. Accertati che i tronchi non possano in nessun modo cadere verso il vetro.

Come accendere nel camino il fuoco

Adesso, puoi accedere la carta con un fiammifero o un accendino. Già dopo la prima mezz’ora, dovresti vedere un po’ di fumo che sale lungo la canna fumaria.

Controlla che non sia troppo scuro, perché significherebbe che non c’è abbastanza ossigeno e che hai bisogno di smuovere la legna. Non usare legna troppo umida e stai attento alla quantità di fumo che c’è, perché se eccessivo, potrebbe esserci troppo ossigeno che impedisce al fuoco di bruciare bene il combustibile.

Se il fumo è troppo, apri la fessura e lascialo uscire, aprendo una finestra nella stanza in cui ti trovi per creare un flusso di aria che porta il fumo direttamente fuori: stai attento a non metterti in mezzo alla corrente, ma scegli un altro posto vicino al camino, da cui potrai comunque goderti il calore.

Alcuni accorgimenti per accendere il camino

Affinché il fuoco duri più a lungo, puoi mettere dei legni grossi: in questo modo può durare fino a delle ore (tuttavia, considera che ci mette anche di più ad accendere).

Infine, per spegnere più rapidamente il fuoco, spargi le braci più che puoi.

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