Cosa bere in gravidanza

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cosa bere in gravidanza

 

Tutti sanno, più o meno, che durante una gravidanza ci sono molti accorgimenti da adottare e molti comportamenti che vanno evitati e altri che vanno incoraggiati. Molto spesso, ciò si traduce in vere e proprie restrizioni e zone off-limits che, in alcuni casi, possono risolversi dei motivi di frustrazione.

Come è noto, quando si aspetta un bambino bisognerebbe evitare di esporsi a situazioni di potenziale pericolo, non fare sforzi eccessivi, non avventurarsi in attività che implichino una completa padronanza e controllo del proprio corpo che, si sa, si trova in una condizione di vulnerabilità, anche se profondamente e intimamente “nota” e simbiotica con la donna stessa. Eppure, se anche aspettare un bambino è una vicenda naturale, se non la più naturale che ci sia, è bene riconoscere che non si è totalmente immuni dalle difficoltà e dalla fatica che comporta portare avanti una gravidanza.

Per evitare qualsiasi potenziale danno alla madre e al futuro bambino, quindi, è necessario e fondamentale attenersi a delle semplici regole pratiche, che se viste con gli occhi della lucidità non sono poi così tremende.

Le famigerate “voglie” della donna gestante possono riguardare il cibo, così come le bevande liquide. Molte donne si chiedono cosa bere in gravidanza, in assoluta tranquillità, e cosa, invece, non bere, durante tutti o parte dei nove mesi di attesa, per avere la certezza di non arrecare alcun danno a sé stesse e ai futuri figli.

In questo articolo parliamo di questo argomento, cercando di includere tutte (o la maggior parte) delle bevande di uso quotidiano che possono più o meno destare dubbi.

Si può bere alcol in gravidanza?

No. Questa era facile, lo ammettiamo.

Molti studi hanno evidenziato come il consumo eccessivo di alcol in gravidanza sia determinante nella manifestazione nel feto di una sindrome, denominata per questo motivo “sindrome feto alcoolica”. I sintomi consistono in anomalie e disfunzioni di vario tipo e di varia gravità, che possono compromettere lo sviluppo sano del bambino.

Non si sa bene quale sia la soglia minima di alcol oltre la quale si materializza il rischio legato a questa sindrome: non si sa, quindi, neanche la quantità massima di alcol oltre la quale una donna gestante non dovrebbe spingere il proprio consumo. Non essendoci alcuna certezza in merito, è altamente consigliabile astenersi completamente dall’introduzione di alcol in qualsiasi forma.

Caffè e tè in gravidanza (e altre bevande eccitanti)

Il potenziale nemico per la donna in gravidanza contenuto nel caffè è la caffeina. Non è, anche qui, chiaro se ci sia un vero e proprio legame tra possibili rischi a carico del feto e introduzione di caffeina in quantità consistenti. Esistono opinioni differenti in merito, che sarebbe consigliabile risolvere, ancora una volta, in una riduzione del consumo di caffè. Si suggerisce una dose massima di caffè pari a 2 o 3 tazzine (circa 200 mg al giorno) e circa 3 di tè.

Vale la pena ricordare che anche la coca cola contiene caffeina e il suo consumo andrebbe molto ridotto, anche in considerazione del fatto che contiene anche moltissimi zuccheri semplici. Parliamo di questo nel prossimo paragrafo.

Si possono bere bevande zuccherate?

Dicevamo: la coca cola ha davvero tanti zuccheri, che in gravidanza si rivelano doppiamente “cattivi”, in quanto la donna gestante ha un metabolismo fortemente condizionato dalla gestazione, quindi meno efficiente nel metabolismo anche di questi zuccheri. Un consumo eccessivo di bevande zuccherate può quindi essere dannoso, poiché aumenta la probabilità che si verifichino picchi glicemici, soprattutto in persone predisposte o già affette da diabete e da altre patologie che presentano tra i propri effetti una glicemia alta.

In questa categoria vanno anche i succhi di frutta, prodotti con zuccheri aggiunti che innalzano il quantitativo medio degli zuccheri già presenti nella frutta.

Questo significa che è sempre meglio preferire succhi e spremute 100% prodotti a partire dalla frutta e unicamente di essa. Anche qui, comunque, bisogna considerare che, in mancanza delle fibre del frutto intero, una spremuta 100% naturale ha la sua buona dose di zuccheri. Quindi l’eccesso è da evitare.

Tisane in gravidanza: quali bere?

Per quanto riguarda questa vasta categoria di bevande, non ci sono particolari restrizioni (in condizioni fisiologiche, questo sempre), se non quella limitarsi a una o due tazze al giorno. La stessa cosa vale per la camomilla e gli infusi.

L’unica eccezione riguarda le bevande che contengono cannella o liquirizia, che possono causare degli squilibri ormonali in condizioni particolari.

Ovviamente sono da evitare anche tisane lassative o “sbadatamente” depurative. Non è il caso di improvvisarsi nutrizionisti, di inventarsi delle diete a base di quantità spropositate di bevande depurative, di succo di limone a gogò e altre soluzioni più o meno affidabili.

Cosa si può bere in gravidanza?

Oltre a ciò a cui abbiamo già accennato, si possono bere latte, purché (naturalmente) pastorizzato (che è una preziosa fonte di calcio) e acqua. Molta acqua, circa 2,5 litri al giorno, per mantenere l’idratazione della placenta durante la gestazione e per recuperare i liquidi persi, in seguito, dopo il parto.

Chi ha l’ultima parola su cosa si può bere in gravidanza

L’ultima parola chi ce l’ha? L’ultima parola ce l’ha chi dovrebbe sempre averla: cioè il tuo medico. Consultalo, insieme al tuo nutrizionista, e fatti consigliare sulla quantità ammessa di bevande che comunemente consumi durante la giornata.

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