Come Tradurre un Testo

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Tradurre un Testo

Sappiamo tutti cosa significhi, più o meno, tradurre. Il verbo tradurre viene dal verbo traducere, latino, ovvero trans (al di là) e ducere (condurre): il senso è chiaro, e consiste proprio nello stesso passaggio di significato che avviene quando il contenuto che qualcuno ha impresso in una parola scritta nella nostra lingua passa alla nostra testa di lettori e alla nostra comprensione. Questo passaggio di portare al di là della carta, al di là della mente che partorisce un significato, al di là della situazione in cui per la prima volta una cosa è stata scritta, è lo stesso che avviene quando per mano di un traduttore il significato contenuto nella parola di una lingua viene trasposto in quella di un’altra.

Di solito un traduttore professionista viene commissionato da un “committente”. Tuttavia, non è detto che il committente sia il cliente stesso che richiede la traduzione, e neppure che sia il fruitore finale. Quest’ultimo punto è presto detto: i libri tradotti hanno come fruitori finali i lettori. Quanto al cliente, invece, può rivolgersi a un’agenzia di traduzione che, a sua volta, si prenderà l’incarico di commissionare il lavoro a un traduttore. In questo caso il traduttore deve tenere in considerazione le specifiche del committente e indirettamente del cliente. Quando è fortunato le specifiche e le direttive sono chiare e complete, e ciò significa che al traduttore verrà fornito il materiale necessario per tradurre (come i glossari e altri contenuti utili), altrimenti… bè, non è un mestiere facile.

Ma allora come si fa una traduzione?

Cosa Serve Per Tradurre un Testo

Se vuoi tradurre un testo, la prima cosa che devi fare è procurarti un dizionario, cartaceo o online, bilingue (cioè della coppia composta dalla tua lingua e quella del testo da tradurre) e, se sei in grado di padroneggiarlo, monolingue (solo della lingua non tua).

Se il tuo testo è specialistico e settoriale (relativo a un ambito specifico) puoi anche cercare di procurarti un glossario, ovvero una sorta di dizionario esclusivamente dedicato al settore specifico di tuo interesse (per esempio di diritto, di informatica, di meccanica e così via). Ne trovi molti online o scaricabili in formati fruibili a tutti.

Dopodiché, puoi aprire il documento dove scriverai la tua traduzione. Se non sei un traduttore professionista non ti servirà un programma di traduzione professionale (i CAT tools), quindi sarà sufficiente aprire un documento Word o qualsiasi altro editor testuale in tuo possesso.

A questo punto, è consigliabile crearsi una tabella composta da due colonne (su Word: Inserisci > Tabella > fa in modo che il bordo rosso appaia in due quadratini e clicca): di solito, quella di sinistra è occupata dal testo di partenza (dell’altra lingua), mentre la colonna di destra dal testo di arrivo, che andrai a comporre tu (la traduzione).

Quali Domande Farsi Per Tradurre un Testo

Prima di iniziare dovrai farti delle domande. Ovvero:

  • Ho dei vincoli e delle specifiche da tenere presente?
  • Per chi sto traducendo?

Se non sei un traduttore professionista e la tua traduzione non ti è stata commissionata da un’agenzia o da un cliente, sarà piuttosto semplice rispondere alla prima domanda. Probabilmente starai facendo una traduzione per la scuola, o per un amico o un parente, per hobby, oppure perché vuoi intraprendere questa strada e vuoi cominciare a fare le prime traduzioni da te. Di solito, in questi casi, gli unici vincoli si risolvono anche nella risposta all’altra domanda. Ovvero: per chi sto traducendo?

O, più propriamente, a chi è diretto il testo? Ci sono delle variabili che devi tenere presente, in base alle quali dovrai modulare il tuo linguaggio, adottare un tenore, un gergo o, molto semplicemente, un italiano diverso. Queste variabili sono:

  • Età: se il testo è diretto a bambini, dovrai adottare un lessico più semplice e pulito. Se il testo è una fiaba o una favola ricorda di stare attento alla possibile presenza di giochi di parole e dei “ritmi” da ninna nanna o filastrocca che dovrai tentare di riprodurre nella tua lingua.
  • Ambito: se l’ambito è settoriale, come già accennato, dovrai mantenere un tono piuttosto neutro e impersonale, chiaro e soprattutto preciso. Un testo specialistico implica un uso attento del lessico, che deve essere accurato e specifico. Usa dei glossari affidabili e fai molte ricerche su internet, cercando anche dei testi simili in italiano che possano spiegarti “cosa” sta dicendo oppure a cosa si sta riferendo il tuo testo. Di solito il contenuto dei testi specialistici può variare, ma il lessico rimane lo stesso; per esempio, se il testo è relativo all’ipertensione arteriosa, tutti i termini associati a questa malattia avranno sicuramente un corrispondente già noto (e reperibile su fonti e testi italiani).
  • Livello di istruzione: tendenzialmente, oggi questo parametro fa la differenza solo in ambiti specifici e per testi destinati a particolari ambienti. I mass media hanno portato la lingua italiana praticamente a tutti, quindi sarà per lo più sufficiente scrivere un buon italiano, ameno che tu non stia traducendo un saggio accademico.

Devi riuscire a tenere presente in ogni momento queste condizioni e pensarle come i tuoi paletti. Non cedere all’istinto di personalizzare troppo la tua traduzione (che non è destinata a te, ma ad altri). Il tuo obiettivo è quello di offrire la migliore e più completa esperienza al tuo lettore, che non deve trovarsi in difficoltà leggendo il tuo testo.

Potresti accorgerti che, via via che traduci, i paragrafi del tuo testo superino quelli del testo di partenza accanto (per esempio una stessa frase in italiano è molto spesso più lunga che l’equivalente inglese): se il dislivello comincia a darti fastidio, puoi modificare la spaziatura tra le righe. Per farlo, seleziona la porzione di testo che risulta visivamente più corta del suo corrispettivo nell’altra lingua, posiziona il cursore sulla barra in alto di “Home” nella sezione “Paragrafo” e clicca sull’icona con le due freccette blu che puntano una in alto e l’altra in basso, affiancate da delle lineette orizzontali e modifica l’interlinea scegliendo quello più appropriato.

come tradurre bene un testo

Quando avrai finito la tua traduzione, cerca di leggerla più volte, perché troverai sicuramente qualcosa da modificare e affinare. Non scordare di tenere a mente le esigenze del tuo pubblico (la comprensibilità) anche e soprattutto nel momento della rilettura, visto che sarà allora che avrai la mente più sgombra dal peso più ingombrante della traduzione.

Un ultimo consiglio utile è quello di salvare ripetutamente il file, anche se hai solo tradotto un paragrafo. In alcuni malaugurati casi, può essere l’unica salvezza di ore di lavoro.

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