Come affrontare un colloquio di lavoro

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come affrontare un colloquio di lavoro

Sembra che ad affrontare un colloquio di lavoro non ci si abitui mai. Sia perché ogni lavoro implica un modo di approcciarsi diverso e unico, sia perché i candidati concorrenti sono sempre più validi, i lavori richiedono sempre più competenze e flessibilità e la quantità di persone che cercano di accaparrarsi uno stesso posto di lavoro aumenta continuamente, e parallelamente si accorciano i tempi a disposizione per fare bella figura ad un colloquio di lavoro. Insomma, tutto questo non gioca a favore della salute mentale del candidato e l’agitazione è un ottimo modo per far fallire chi affronta il colloquio, se non si è capaci di convertire l’adrenalina in qualcosa di produttivo, come ricettività e anche, qualche volta, capacità di improvvisazione.

Esistono comunque delle regole fondamentali a cui attenersi per superare al meglio il fatidico momento e cogliere l’opportunità per il verso giusto.

Vediamo, quindi, alcuni accorgimenti da prendere per affrontare il colloquio di lavoro al meglio.

Preparati prima di affrontare il colloquio

La prima cosa che dovresti cominciare a fare, già qualche settimana (se non di più) prima del momento in cui dovrai fare il colloquio di lavoro, è prepararti sulle competenze e sulle attività richieste e operate dall’azienda. Cerca di immergerti completamente in questo mondo, conosci gli ambiti in cui è specializzata e fatti una cultura in proposito. Cerca di imparare qualcosa anche sulla concorrenza, sul modo in cui l’azienda in questione se ne discosta e i suoi punti di forza rispetto alle altre. Durante il colloquio di lavoro, cerca di focalizzarti su come potrai aiutare a rafforzare questi punti cardine.

Acquisisci quante più informazioni possibili: sulla storia dell’azienda, in cosa si è resa competitiva e in cosa ha maggior successo, su cosa punta, verso quale direzione si sta dirigendo e il modo in cui si è evoluta nel tempo. Raccogli informazioni anche su chi vi lavora e sui loro ruoli (usa LinkedIn, ma anche Facebook o altri social, e fai ricerche sui motori di ricerca). Non tralasciare nulla.

Affrontare un colloquio di lavoro: domande e risposte

Preparati le risposte alle domande che molto verosimilmente ti verranno poste: quali sono i tuoi punti di forza, i tuoi punti deboli, le tue capacità, le competenze, se sai lavorare in gruppo, perché ti interessa collaborare con loro, cosa pensi di poter apportare all’azienda.

A tua volta, preparati delle domande da porre per mostrare il tuo interesse: che margini di accrescimento hai, quali sarebbero gli uffici e le persone che lavorerebbero insieme a te, quali sono le prospettive valide per i tuoi possibili compiti e se ci sono delle difficoltà e punti complessi da tenere particolarmente in considerazione.

Sii tranquillo, sorridi ma evita di ridacchiare ogni secondo. Se ne hai bisogno, prenditi qualche secondo prima di iniziare a rispondere, ma una volta che avrai cominciato, evita di fermarti in lunghi “ehmmm” “uhmmm” e infiniti silenzi in mezzo al tuo discorso. Molto meglio elaborare mentalmente prima, prendendoti il tempo necessario.

Cosa portare a un colloquio di lavoro

Preparati una presentazione di circa 3 minuti o più, ma sii pronto a saperla riassumere nei punti più importanti se necessario. Concentrati sulle attività che hai svolto: i successi che hai avuto, i problemi che hai incontrato in ambito lavorativo e come li hai risolti, in che modo sei stato particolarmente utile in determinate occasioni nel tuo passato professionale.

Non scordare di portare con te alcune copie del tuo curriculum e dei fogli bianchi e alcune penne e matite per prendere appunti (questo dimostra che sei interessato a ciò che dicono) o lasciare delle note ai selezionatori, e metti tutto dentro una cartellina o una borsa.

Cosa dire di te ai selezionatori

Se hai coperto ruoli diversi, cerca di menzionarli tutti: non per forza la singola professione, ma più in generale la posizione che avevi rispetto al resto dell’ambiente lavorativo. Per esempio, dì che sei stato sia dipendente, sia collaboratore, sia dirigente di un team, sia progettista ecc. Non importa se concretamente poi tu fossi prima un impiegato, poi un’insegnante di sostegno, oppure tu abbia diretto un team per mettere su un’esposizione: l’obiettivo è far capire che sei flessibile e sai eseguire, come anche impartire, gli ordini e sai lavorare singolarmente ma anche in gruppo.

È importante non eccedere nell’auto-elogio e soprattutto non inventare: se un selezionatore dovesse porti una domanda per approfondire qualcosa che hai detto, ma che non è vera, ti troveresti in serio imbarazzo.

Sii calmo, ma anche interessato e attento. Mostrati disinvolto, motivato ed entusiasta della possibilità di lavorare con quel team e in quell’ambiente, e offri dei motivi per avvalorare il tuo interesse. Non parlare del “bene” dell’azienda, piuttosto parla del bene che ne trarresti tu e che, indirettamente, potrebbe andare a beneficio dell’azienda e dei colleghi.

Come vestirsi per un colloquio di lavoro

Quanto all’abbigliamento, assicurati di vestire in modo adeguato: tendenzialmente è meglio optare per qualcosa di sobrio ed elegante, anche se il tuo ruolo non dovesse prevedere un abbigliamento di questo tenore.

Ultimi Consigli

Arriva in anticipo di una ventina di minuti o anche più. Non troppo, o finiresti per snervarti per l’agitazione accumulata.

Ringrazia e sii sempre educato e composto, mostrati curioso e capisci se c’è spazio per porre delle domande che mostrino il tuo interesse. Evita domande banali, o peggio domande sulla paga. Assicura la tua disponibilità ad essere flessibile negli orari, nelle mansioni e nelle modalità di lavoro: è fondamentale avere spirito di adattamento ed è una delle cose che un datore di lavoro considera categoricamente necessaria in qualsiasi candidato.

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