Come annaffiare le piante quando si è in vacanza?

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Come annaffiare le piante quando si è in vacanza
Come annaffiare le piante quando si è in vacanza

Annaffiare le piante quando si è in vacanza

Le piante hanno bisogno, per sopravvivere, di costanti annaffiature. Se per qualsiasi motivo dovete assentarvi a lungo da casa, dovete provvedere a fornire loro un’adeguata quantità d’acqua.
Se vi è possibile, chiedete ad un vicino o ad un amico di provvedere ad innaffiare le vostre piante: potrete poi ricambiare la cortesia quando andranno in vacanza loro.
Per le piante in idrocoltura il problema è meno pressante, poiché l’acqua contenuta nel vaso è normalmente sufficiente per circa un mese. Vi basterà sistemarle in un locale abbastanza illuminato e con ricambio d’aria.
La stessa cosa vale per le piante poste in vasi con riserva d’acqua, purché riempiate bene il serbatoio prima di partire. Per le altre piante esistono speciali contenitori muniti di un tubo che si inserisce nel terriccio, in modo che l’acqua fluisca dal contenitore nel vaso, poche gocce alla volta, mantenendo umido il terriccio. Le dimensioni e le capacità di questi contenitori possono essere scelte a seconda delle esigenze della pianta.
Se le piante sono contenute in vasi di terracotta, potete lasciarle per circa 15 giorni nella vasca da bagno, purché ci sia sufficiente luce. proteggete il fondo della vasca con fogli di plastica, allineatevi uno strato di mattoni pieni, fatevi scorrere l’acqua fino a quando abbia raggiunto la parte superiore dei mattoni, poi appoggiate i vasi sui mattoni che libereranno lentamente l’umidità assorbita dall’acqua.
Se le piante sono contenute in vasi di plastica con fori di drenaggio, potrete lasciarle per due o tre settimane se le metterete su un panno appoggiato in parte sullo scolapiatti del lavello e in parte in una bacinella piena d’acqua: il panno, impregnato d’acqua, cederà l’umidità necessaria alle piante.

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